In data di ieri 26 novembre, Cgil, Cisl, Uil hanno firmato, con Confartigianato imprese, CNA, Casartigiani, Claai, l’Accordo Interconfederale attuativo di quello siglato nel 2016 sulla riforma degli assetti contrattuali e delle relazioni sindacali.
«Quella siglata stamattina – hanno dichiarato i tre Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e PierPaolo Bombardieri – è un’intesa molto importante perché rafforza le relazioni tra le parti e conferma la centralità della contrattazione collettiva. A distanza di quattro anni dall’Accordo quadro, quello odierno è un passaggio decisivo per renderne finalmente operative le modalità di applicazione, anche alla luce delle trattative in corso per quasi tutti i rinnovi dei CCNL di comparto che, certamente, riceveranno ulteriore impulso da questo testo interconfederale. Nel merito – hanno proseguito Landini, Furlan e Bombardieri – sono state confermate, tra le altre cose, sia l’esigenza della continuità contrattuale, senza vacanza temporale rispetto alla scadenza dei precedenti contratti, sia l’articolazione in pari cogenza dei due livelli, nazionale e territoriale, promuovendo su tutto il territorio nazionale la pratica della contrattazione di secondo livello. L’intesa conferma il ruolo di autorità salariale del CCNL. Prevede, inoltre, un rafforzamento del sistema bilaterale di welfare che, nel comparto, copre tutti gli ambiti, a partire dalla formazione, dal fondo di solidarietà bilaterale e dalla sanità integrativa, con l’impegno di dotarsi anche della previdenza complementare. Un capitolo, infine, è riservato anche al tema della rappresentanza. Siamo, dunque, di fronte a un accordo significativo anche in relazione al momento di grave crisi sanitaria ed economica che stiamo attraversando. L’accordo è un segnale forte oggi nel nostro paese che evidenzia come il nostro sistema contrattuale e le relazioni industriali partecipative siano fondamentali – hanno concluso i tre leader confederali – per sostenere le attività economiche, consolidare l’occupazione e garantire le migliori tutele per le lavoratrici e i lavoratori, ed affrontare le sfide della emergenza sanitaria e del rilancio economico».
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